CINISI. Ieri una decina di extracomunitari minorenni si sono barricati dentro un asilo con due bambini per protesta. La situazione, che ha provocato non poche tensioni, è stata controllata dai carabinieri che sono intervenuti immediatamente sul posto.
La protesta è nata per la mancata ricezione del pocket money ossia nella somma di denaro, qualche euro al giorno, che viene dato dallo Stato agli immigrati per i loro bisogni personali.
Il sindaco Giangiacomo Palazzolo ha raccontato che: “Hanno aspettato che entrassero i due bambini e si sono barricati dentro, impedendo a chiunque di entrare e di uscire. E’ stata necessaria la mediazione dei carabinieri per farli desistere”.
E ha anche aggiunto di essere stufo del “business dell’accoglienza” e ora ha chiesto il trasferimento del gruppetto di immigrati. Il sindaco sostiene che questi stranieri non siano effettivamente minorenni: “Dichiarano di esserlo per ricevere maggiori tutele, ma tutti sanno che sono maggiorenni”.
Palazzolo è in disaccordo col sistema dell’accoglienza infatti afferma che “Lo Stato al bimbo di Cinisi non dà 45 euro come fa con i minori stranieri eppure io ho bimbi che vanno a scuola senza fare colazione perché le loro famiglie non sono in condizione di garantire loro neppure il latte. Questa cattiva legge non consente di fare vera integrazione e finisce per creare disordini e tensioni”.
“La mia è una comunità aperta e disposta all’accoglienza. Da noi vivono circa 500 extracomunitari su una popolazione di 13mila persone, tutti perfettamente integrati. Oggi, però, chi critica il sistema di gestione dei migranti, evidenziandone falle e distorsioni, rischia di essere additato come razzista”.
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