"Impedire alla nave C- Star di 'Generazione Identitaria' l'utilizzo delle infrastrutture portuali" di Catania e "prendere posizione in tal senso verso le autorità competenti". Lo chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un cartello di associazioni di Catania nei confronti della nave, attesa domani, lunga 40 metri, costruita nel 1975, battente bandiera dello stato africano di Gibuti ed indicata come "noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo 'Generazione Identitaria' per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate".
Per le associazioni "la sosta nel porto di Catania o di altri porti siciliani sarebbe funzionale all'imbarco delle provviste necessarie alla 'missione' e all'imbarco di 'volontari' arruolati nell'operazione paramilitare".
"Sarebbe infatti a nostro avviso assai grave - afferma la nota - che si concedesse l'attracco e l'utilizzo delle infrastrutture pubbliche a organizzazioni che hanno l'intento di compiere azioni paramilitari nel Mar Mediterraneo, intercettando imbarcazioni di migranti e arrogandosi il diritto di intervenire consegnando i naufraghi alla guardia costiera libica e violando di fatto l'obbligo di legge che vuole l'accompagnamento verso il porto più sicuro, non certo quello libico". Il timore delle associazioni è che "la presenza di una nave non coordinata con la Guardia Costiera possa ostacolare le operazioni di salvataggio con grave pericolo per i naufraghi e per il personale operante in mare. Si tratta di un'operazione razzista alimentata da una propaganda falsa e tendenziosa che non possiamo avallare con alcun tipo di supporto logistico o silenzio istituzionale".
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