I Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente al termine di un approfondito controllo eseguito a Nardello di Puntalazzo di Mascali, hanno posto sotto sequestro un’area di circa 500 mq. che una nota società del luogo operante nel settore, stava utilizzando abusivamente come cava di estrazione di materiale basaltico lavico.
In questo caso l’intervento dei Carabinieri è avvenuto mentre erano in azione sul posto, nella piena attività di sbancamento e di estrazione del materiale, due escavatori.
L’operaio addetto alla conduzione degli escavatori è stato bloccato e i conseguenti controlli, eseguiti alla presenza del titolare, hanno evidenziato che il materiale abusivamente estratto veniva immediatamente dopo convogliato presso il vicino impianto di frantumazione, appartenente alla medesima ditta, trovato in funzione ed immediatamente bloccato.
L’impianto è risultato non in regola in quanto sprovvisto delle necessarie autorizzazione per le emissioni in atmosfera
Le prime verifiche avviate presso la sede dell’Ufficio Tecnico del Comune di Mascali hanno fatto emergere che le particelle di terreno interessate dalle operazioni abusive di cava ricadono su zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
Per tali motivi l’area adibita abusivamente a cava, i due escavatori e l’impianto di frantumazione della ditta sono stati sequestrati.
Il titolare della Società A.L. di anni di anni 83, originario di Giarre, è stato deferito alla Procura della Repubblica perché ritenuto responsabile di numerosi reati ambientali e del settore minerario.
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