Il 23 agosto 2017 in Contrada Nunziata di Palagonia, in un fondo agricolo di sua proprietà, tra i filari di agrumi, è stato rinvenuto il cadavere del 58enne Calcagno Francesco.
La vittima, coinvolta nell’ottobre dello scorso anno in una sparatoria all’interno del “Caffè Europa” di Palagonia, dove è stato ucciso il 55enne consigliere comunale Leonardo Marco, dopo aver scontato un periodo di detenzione in carcere ed un altro di detenzione domiciliare in una località del nord Italia, dall’aprile di quest’anno era tornato in libertà, rientrando a Palagonia, in attesa del giudizio.
Le indagini, immediatamente avviate dall’Arma senza trascurare alcuna ipotesi, sono partite dai fotogrammi recuperati dalle videocamere di sorveglianza installate nella proprietà di Calcagno, che avevano ripreso alcune parti salienti dell’omicidio.
Avviati i riscontri di carattere scientifico per l’individuazione di elementi significativi di prova le attività sono state sviluppate con l’estensione delle ricerche del soggetto in un campo sempre più allargato. Prima con la diramazione delle foto e poi decisa la scelta di coinvolgere i media e quindi una larga parte della popolazione, divulgando una sequenza del video registrato dalle telecamere di sorveglianza.
La scelta si è rivelata sin da subito efficace, infatti, grazie all’indicazione di un soggetto residente nella provincia di Agrigento, i Carabinieri sono arrivati alla conclusione delle indagini. Così è stato fermato il pregiudicato 49enne Cassaro Luigi, dopo la conferma oggettiva pervenuta dalle analisi tecnico-scientifiche del RIS di Messina, con la comparazione del DNA prelevato al soggetto e quello rinvenuto sulla scena del crimine.
L’uomo è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione della Procura della Repubblica di Caltagirone.
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