Un neonato che ha visto la luce all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca è morto due giorni dopo la nascita al San Giovanni Di Dio di Agrigento mentre era ancora affidato alle cure del personale sanitario del nosocomio.
La tragedia si è consumata nella giornata di venerdì ma se ne apprende solo adesso che la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro delle cartelle cliniche effettuato dalla polizia.
La vicenda, di cui dovranno essere accertati tutti i dettagli, la sequenza e la rispondenza delle cure alle reali esigenze, inizia martedì scorso quando la madre, una donna di 33 anni, viene ricoverata al “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Un ricovero ordinario per fine gestazione. Dopo 9 mesi di gravidanza, infatti, portata avanti senza alcun problema, la donna si è recata in ospedale perchè le si sarebbero rotte le acque.
In poco tempo, però, la situazione sarebbe precipitata in modo inatteso. I ginecologi hanno, dunque, disposto un parto cesareo d’urgenza durante il quale è venuto al mondo il neonato. Sarebbe emerso, però, un problema: il piccolo avrebbe avuto la gamba sinistra tumefatta. E pare che per questo motivo sia stato disposto il trasferimento al “San Giovanni di Dio” dove è stato ricoverato all’Utin (la terapia intensiva neonatale) dove, dopo un giorno e mezzo, il neonato è morto.
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