L'azienda di Seattle, fondata da Jeff Bazos, si fa furba e deposita il brevetto "consegna preventiva". Dopo aver scelto di far ricorso ai droni per consegnare i pacchi in modo quasi immediato, Amazon punta a spiare le abitudini di acquisto dei clienti per lo stesso obiettivo: essere i più efficienti.
Attraverso la memorizzazione dei gusti e l'analisi delle ricerche effettuate sulla rete dagli utenti, il tempo trascorso su una categoria di prodotti è, infatti, possibile avvicinare gli articoli ai potenziali acquirenti prima che parta l'ordine.
Preveggenza? Assolutamente no. Bazos, nuovo proprietario del Washington Post, avvicinerà tutti i desideri al magazzino più vicino al cliente.
In questo modo si pensa si scoraggiare l'acquisto on the road e dunque sarà possibile battere la concorrenza sul tempo poichè minore sarà il tempo di attesa tra l'ordine e la ricezione del pacchetto, minore sarà il rischio di dissuadere dall'acquisto on line.
E se il fornitore non verrà contattato per l'acquisto? Sarà Amazon a far fronte ai costi di restituzione della merce, oppure farà degli sconti o potrebbe persino cedere il pacco come regalo promozionale "per sviluppare una buona reputazione con il cliente". Così recita il brevetto.
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