Alibaba arriva a Wall Street. Sbarcherà venerdì prossimo con un’initial public offering da super record: il colosso cinese dell’e-commerce potrebbe raccogliere 25 miliardi di dollari, soppiantando il precedente primato di 22,2 miliardi di dollari, detenuto dall’Agricultural Bank of China.
Il gigante cinese, chiamato Alibaba, è pronto per l’appuntamento imminente a Londra per presentare l’Amazon e l’eBay dell’Est. Nel 2013 ha realizzato vendite per 248 miliardi di dollari. Le sue azioni sono comprese tra i 66 e 68 dollari, quasi 170 miliardi di dollari. La scelta del numero 68 potrebbe essere non del tutto casuale, se si pensa che in Cina tale cifra porti fortuna. Il 'bazar' cinese si descrive come un gruppo che “combatte per i più piccoli”, in riferimento alle piccole e medie imprese che punta ad aiutare.
Alibaba presenta una struttura monetaria alquanto complessa, fondata sulla partnership, e sulla base della normativa cinese gli investitori stranieri non possono controllare direttamente gli assetti strategici del Paese. Per questo ad oggi si preferisce parlare di ‘entità a interesse variabile’: chi comprerà azioni Alibaba, acquisterà di fatto una piccola porzione della società, ricevendo profitti da essa e dai suoi asset, m che non potrà controllare.
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