Data "l'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione", il Consiglio di amministrazione di Alitalia "ha deciso di avviare le procedure previste dalla legge". Ovvero, l'iter per il commissariamento. È quanto si legge in una nota dell'azienda al termine del cda.
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha preso atto "con rammarico della decisione dei propri dipendenti di non approvare il verbale di confronto firmato il 14 aprile tra l'azienda e le rappresentanze sindacali".
Dopo che i lavoratori, chiamati ad esprimersi con il referendum, hanno detto NO al preaccordo per il salvataggio, aprendo così la strada al commissariamento della compagnia, il consiglio di amministrazione ci tiene comunque a precisare che "il programma e l'operatività dei voli Alitalia non subiranno al momento modifiche".
Il "no" al preaccordo per il salvataggio di Alitalia ha vinto nettamente, affermandosi con 6.816 voti, contro 3.206 sì, vale a dire con il 67%.
Il Cda di Alitalia ha quindi "convocato un'assemblea dei soci per il 27 aprile" al fine di deliberare sulle procedure di legge necessarie, vista l'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione dopo il no dei lavoratori all'accordo raggiunto sul piano industriale.
La decisione del board sembra, dunque, aprire la strada al commissariamento della compagnia. Anche se sono previste altre procedure, spiegano fonti vicine al dossier, è questa l'opzione più forte e più probabile. La palla passa ora ai soci che si riuniranno in assemblea dopodomani o, in seconda battuta, il 2 maggio prossimo.
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