Nulla di fatto per Alitalia. Nel corso dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi che doveva servire anche a sbloccare le risorse necessarie alla sopravvivenza della compagnia aerea, non si è trovato un accordo. Di conseguenza la trattativa andrà avanti ad oltranza con altri incontri oggi, giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione. L’obiettivo è di arrivare all’integrazione con Air France passando per il sostegno da parte di un soggetto pubblico. D’altronde l'offerta dei francesi di AirFrance è da molti considerata la soluzione più realistica. A favore di un'integrazione tra le due società il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi ha detto: "Oggi per avere una compagnia globale forse l'Italia è un Paese un po’ piccolo e il trasporto aereo sta soffrendo in tutto il mondo. Se si può mettere mano a un progetto di medio e lungo termine, strategico per il Paese, sono a favore". Squinzi ha poi parlato di cuneo fiscale sottolineando che "8-10 miliardi sarebbe meglio rispetto ai 4-5 ipotizzati dal governo".
La novità è che a palazzo Chigi è stato invitato anche l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, che però non avrebbe partecipato ai lavori. Non è chiaro del tutto quale potrebbe essere il ruolo eventuale delle Ferrovie dello Stato, intanto però il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha chiarito che il governo non ha mai proposto l’ingresso di Fs in Alitalia. Se l’incontro di ieri fosse andato a lieto fine la compagnia aerea avrebbe ottenuto i 300 milioni di risorse di cui ha bisogno per sostenere il piano industriale 2013-2016. Le banche, evidentemente, non hanno dato il via libera e anche i fornitori si sono chiamati fuori. La situazione, al momento, è seria e molto grave, anche se il ministro Lupi si è dichiarato ottimista per una soluzione possibile con i prossimi incontri in programma.
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