“Prima che il futuro dell'Amat venga compromesso fino ad incontrare le grandi difficoltà che stanno segnando quello della Gesip, chiediamo un immediato intervento del Commissario straordinario Latella. Si faccia presto, vogliamo conoscere gli esiti del lavoro degli ispettori inviati dal comune e le conseguenti decisioni da assumere”. Spiegano così il riaccendersi della vertenza Amat, Salvatore Girgenti Responsabile aziendale Amat della Fit Cisl e Mimmo Perrone Segretario Fit Cisl Palermo, annunciando lo sciopero di otto ore dalle 8,30 alle 17,30 per gli autisti, e di 24 ore per il resto del personale, indetto dal sindacato della Fit insieme a Filt Cgil e Uiltrasporti per lunedì 26 marzo.
“Nonostante tutte le energie che abbiamo profuso a tutti i livelli, comunale, regionale, Prefettura, - si legge nel volantino - la situazione dell’Azienda, purtroppo, è ancora drammaticamente stagnante, le 'assicurazioni' informali ricevute sul pagamento degli stipendi, garantiti probabilmente fino al prossimo luglio anche per potere svolgere in 'serenità' la campagna elettorale, non faranno altro che aggravare, rinviandola solo di qualche mese, la gravissima situazione economica–finanziaria dell’Amat”. “Purtroppo, nonostante sia trascorso quasi un mese dall'intervento del commissario Latella, non si ha alcuna notizia sui risultati” . La Fit, con Girgenti e Perrone, torna dunque ad elencare le motivazioni della vertenza: “il taglio del 20% dei contributi regionali per il trasporto pubblico locale, la revisione del contratto di servizio e i crediti vantati nei confronti del comune di Palermo, la sicurezza retributiva ormai solo desiderata, una produzione chilometrica sempre più deficitaria, un magazzino ricambi sempre più scarno, la politica clientelare sugli autisti imboscati e, infine, un turn over del personale che ad oggi non è avvenuto, se non in uscita. Rispetto alla pianta organica che prevede 2200 unità, in Azienda si continua a lavorare con 450 unità in meno”.
Fonte: redazione palermomania.it
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