Anche a Palermo il pagamento della Tasi slitterà a settembre. La giunta aveva approvato il regolamento, ma il Consiglio comunale no e, pertanto, il capoluogo siciliano rientra tra i ritardatari. Il Consiglio, infatti, avrebbe dovuto accettare le aliquote della nuova imposta entro venerdì 23 maggio, ma i tempi sono ormai strettissimi e appare certo lo slittamento al 16 settembre.
Di sicuro una buona notizia per i contribuenti, che avranno più tempo a disposizione per effettuare il pagamento dell’acconto, mentre il Comune avrà circa 8 milioni in meno a disposizione per giugno. Per il saldo, invece, se ne riparlerà il 16 dicembre.
Stando ai calcoli effettuati, il Comune incasserà in totale circa 16 milioni di euro, tassando quasi 140mila soggetti, contro i 20 milioni riscossi con la vecchia Imu. Con le risorse ricevute dalla Tasi, l’amministrazione provvederà a finanziare in parte i servizi indivisibili, come l’illuminazione pubblica, i servizi cimiteriali, il verde, le caditoie, la protezione civile e i servizi socio-assistenziali, per un totale 110 milioni per il 2014.
Intanto, il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino ha dichiarato a “Radio 24”, che è stato raggiunto un accordo col governo per lo slittamento della prima rata al 16 ottobre anziché al 16 settembre. Al momento, però, le sue parole non trovano riscontro presso il ministero dell'Economia. Vi sarebbe anche la possibilità che torni la distinzione tra prime case e altri immobili e, in tal caso, si potrebbe pagare la Tasi tutta a dicembre.
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