Brutte notizia per gli italiani. Una nuova stangata è in arrivo e riguarda l'aumento dell'Iva, che costerà 103 euro a famiglia: dall'1 luglio l'aliquota del 21% salirà infatti al 22%.
La Cgia, l'Associazione artigiani e piccole imprese, stima che per un nucleo costituito da tre persone l'aggravio medio annuo toccherà gli 88 euro. Nel caso di una famiglia di quattro persone invece l'incremento medio annuo sarà di 103 euro.
La stangata riguarderà carburanti, riparazioni auto, bevande, abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer.
Per quanto riguarda le bevande, saranno vino e birra che costeranno di più per effetto dell'aumento Iva.
La Cgia ricorda però che l'aumento dell'Iva non inciderà sulla spesa dei beni di prima necessità, come gli alimentari, la sanità, l'istruzione, l'abitazione ecc., tutti beni ai quali si applica l'Iva al 10% o al 4%, o non si applica affatto.
«Bisogna assolutamente scongiurare questo aumento - sottolinea Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - Se ciò non avverrà, corriamo il serio pericolo di far crollare definitivamente i consumi che ormai sono ridotti al lumicino. Questa è una crisi economica che va affrontata dalla parte della domanda: solo incentivando i consumi interni possiamo rilanciare la produzione. Altrimenti, siamo destinati ad accentuare la fase recessiva che comporterà un aumento delle chiusure aziendali e la crescita del numero dei senza lavoro».
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