Sforzi premiati per l’Italia in merito alle riforme per l’economia: finalmente raggiunto l’accordo sul bilancio per il 2015. Il ministro Pier Carlo Padoan saluta con parole rassicuranti le scelte intraprese dalla Penisola sulla legge di Stabilità 2015: “Nessuna richiesta di misure aggiuntive: legge di stabilità 2015 attuata in modo efficace rilancerà economia italiana”.
Anche l’Eurogruppo sembra apprezzare l’agenda riforme dell’Italia di Renzi, ma gli effetti immediati si vedranno in base all’ “implementazione efficace e tempestiva delle risorse”.
L’accordo sul bilancio Ue 2014 e 2015, sembrava un miraggio, ma l’incontro di questa mattina con gli ambasciatori dei 28 paesi dell’Ue ha concluso il round tanto atteso.
"Grazie alla presidenza italiana abbiamo raggiunto un accordo sul bilancio europeo 2014-15 che permette di pagare le bollette arretrate, salvaguardare i bilanci dei paesi membri e trovare risorse per il rilancio della crescita": lo ha annunciato il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan prima di entrare all'Ecofin.
“Oggi – ha aggiunto il ministro - abbiamo fatto un importante passo avanti per risolvere i temi ancora in sospeso per il bilancio della Ue del 2014 e del 2015. Ora dobbiamo ultimare il lavoro e raggiungere un risultato soddisfacente per tutti”.
Padoan ha spiegato che i 28 paesi membri dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo sul bilancio per il 2015 e sugli emendamenti per quello del 2014, consentendo così il pagamento delle fatture sospese per servizi già erogati, pari a oltre 28 miliardi. All'interno dell'Ue - aggiunge Padoan - è stata trovata "una soluzione strutturale che permetterà di evitare questi problemi in futuro", ovvero di accumulare ogni anno arretrati non pagati. Un accordo raggiunto "grazie alla pazienza e alla convinzione", perché "è possibile trovare soluzioni europee anche in casi che sembravano disperati".
Criticata, al contrario, già nella riunione preliminare di ieri, la Germania, cui viene additata la carenza di investimenti, essenziali dinanzi al surplus commerciale di cui è protagonista in questo momento storico: “Tutti - riconosce il ministro - in Europa avrebbero vantaggi da un aumento della domanda interna. Siamo sull’orlo di una deflazione”.
La parola chiave è l’integrazione, stando alle parole di Padoan: “Basta con le polemiche, si esagera con le critiche reciproche: non è l’approccio giusto. Siamo tutti nella stessa barca – sostiene il ministro - e dovremmo lavorare tutti per lo stesso obiettivo”. Stop alle accuse, dunque, anche in Italia, che se la prende con l’eccessivo rigore tedesco. Bisogna lavorare insieme per la ripresa dell’Europa.
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