Il 2015 segna un periodo che conferma previsioni significativamente superiori per la crescita del Pil italiano.
Le stime per il 2015, infatti, sembra saranno superiori a quelle indicate nell’ultimo bollettino, con un aumento del Pil dello 0,5% nel 2015 e dell’1,5% nel 2016.
«La cosa interessante è che questo vuol dire una crescita tra mezzo punto e un punto quest'anno, io dico superiore al mezzo punto percentuale, superiore all'1,5% all'anno prossimo» ha detto Ignazio Visco nel corso del suo intervento al workshop Ambrosetti.
Questa crescita, però, si registra proprio attorno ad un quadro che vede un calo dell'euro e tassi bassissimi.
Già in occasione del congresso Assiom Forex di metà febbraio, il governatore aveva già indicato una proiezione superiore allo 0,5%, rispetto al precedente 0,4% di metà gennaio, spiegando che gli effetti del Qe sono superiori all'1% per il 2015/2016 ed erano già inclusi per la metà nelle previsione di gennaio. Ipotizzando una equa suddivisione dell'effetto Bce sui due anni e un impatto dell'operazione della Bce compresa sul biennio tra l'1,1 e l'1,8%, la stima iniziale dello 0,4% per il 2015 sale in tutti i casi allo 0,7% o allo 0,8%.
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