La Tasi sarà più cara rispetto alla vecchia Imu per le famiglie con figli o con rendite catastali. È quanto emerge dai calcoli della Cgia di Mestre, che ha permesso di osservare che, in ben oltre il 50% dei comuni, capoluoghi di provincia, la tassa sui servizi indivisibili, per quanto attiene a tale categoria di contribuenti, è più pesante dell’Imu.
“Se teniamo conto che nel 2013 la quasi totalità degli italiani non ha pagato l'imu sulla prima casa, gli importi previsti dalla Tasi per l'anno in corso - ha affermato Giuseppe Bortolussi, il segretario della Cgia - rischiano di mettere in seria difficoltà economica non poche famiglie, soprattutto a Bologna, dove il versamento medio si aggirerà attorno agli 867 euro. Meno pesante ma altrettanto impegnativa la situazione che si verificherà a Genova, a Torino e a Milano, dove i proprietari dell'abitazione principale pagheranno rispettivamente 725, 716 e 624 euro”.
I proprietari di prima casa che rispetto a due anni fa subiranno i rincari maggiori sono quelli residenti a Verbania (+ 200 euro), a Mantova (+ 120 euro), a Prato (+ 117 euro), a Trieste (+ 100 euro), ad Ascoli Piceno (+ 85 euro) e a Lucca (+ 83 euro). Coloro, invece, che godranno il maggior risparmio in merito al confronto tasi/imu sono i proprietari di prima casa residenti a Siena: il vantaggio economico rispetto al 2012 sarà per ciascuno di loro di 374 euro. Seguono Torino (- 332 euro), Roma (- 319 euro), Livorno (- 277 euro) e Brindisi(- 260 euro).
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