Anche i regali di Babbo Natale possono non essere graditi o azzeccati. È così che la gioia, durante lo scarto di pacchi e pacchettini, si trasforma in piccole smorfie o sorrisi di circostanza per quel dono non troppo apprezzato. Nessun problema, una soluzione c’è e si chiama “riciclo". A praticarlo sono il 35% delle famiglie.
Secondo un'analisi della Coldiretti questa pratica è in crescita del 2% rispetto allo scorso anno. Un vero e proprio giro d'affari se si pensa al fatto che gli italiani hanno scartato regali per un valore di 3,9 miliardi con un taglio del 5% rispetto allo scorso anno.
Destinatari del “ri-dono” sono per l'85% parenti e amici, ma una buona percentuale è spesso destinata alla beneficenza.
Ovviamente c'è chi al regalo non vuole rinunciare: il 12%, infatti, li restituisce al negozio cambiandoli o richiedendo un buono, mentre il 17% li rivende su internet.
Ad essere meno riciclati sono i prodotti enogastronomici, sempre apprezzati e difficilmente non graditi. Più a rischio, invece, capi d'abbigliamento, prodotti per la casa e tecnologici.
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