“Chiediamo con forza alla Regione di trasferire subito le risorse finanziarie attese dall'Ast per garantirne la sopravvivenza, in caso contrario si assumerà la gravissima responsabilità di portarla sull’orlo del baratro, mettendo a rischio il posto di lavoro di quasi mille dipendenti”.
Ad annunciare cosi un sit in dei lavoratori dell’Ast che si terrà giovedì mattina 2 agosto alle ore 9 davanti la sede dell’assessorato regionale all’Economia in via Notarbartolo, sono Franco Spanò, Amedeo Benigno e Giuseppe Scannella Segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl che stamani hanno preso parte alla manifestazione dei dipendenti che si è tenuta in via Caduti senza croce, mentre nella sede dell'Azienda era in corso la riunione del Consiglio di gestione.
Durante la riunione è stato approvato il bilancio consuntivo 2011. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e annunciato ogni azione utile a garantire la sopravvivenza dell'Azienda e la salvaguardia dei posti di lavoro. “Il budget per il 2012 approvato lo scorso anno prevedeva il trasferimento di 11 milioni di euro da parte della Regione all’Azienda, lo sblocco dell’approvazione del bilancio del 2011 inoltre svincola altri 7 milioni di euro, ebbene chiediamo il pagamento immediato di queste somme, i dipendenti e le loro famiglie in attesa dello stipendio di luglio e della quattordicesima non possono di certo attendere i tempi della politica”. “Dobbiamo constatare purtroppo l’immobilismo del vicepresidente Tafuri che si era impegnato a reperire le somme necessarie e che stamani non si è nemmeno presentato alla riunione con i sindacati”.
I sindacati lamentano poi: “critichiamo, – aggiungono - la posizione espressa nei giorni scorsi dall'assessore all'Economia Armao, che aveva parlato dell'impossibilità ad approvare i bilanci aziendali consuntivo del 2011 e preventivo del 2012 sino a quando non sarebbero stati esauriti non meglio precisati approfondimenti circa la procedura di fusione in atto tra l’Azienda e le sue società partecipate. L’assessore Armao sta uccidendo la possibilità di rivitalizzare l’Azienda. Questa posizione veramente sorprendente ed irresponsabile, infatti non faceva altro che bloccare circa 20 milioni di euro di somme spettanti all’Ast, l'Azienda intanto non è più in grado di comprare il gasolio per gli autobus, non riesce a pagare i fornitori della manutenzione, non ha ancora corrisposto la quattordicesima mensilità ai dipendenti e non ha i fondi per gli provvedere agli stipendi di luglio, da erogare nei prossimi giorni”. Stamani il direttore generale Nicolosi ha ritirato le dimissioni. “Concordiamo con questo gesto, in un momento delicato per l’Azienda . Riteniamo infatti che non sarebbe utile, procedere alla sostituzione dell’attuale direttore generale, prossimo alla pensione, mediante la indizione di una selezione esterna, che sarebbe in contrasto con le norme vigenti in materia di divieto di nuove assunzioni e di contenimento della spesa, senza, peraltro, avere prioritariamente verificato se vi siano idonee soluzioni interne. Invitiamo dunque – concludono i Segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl - , il Consiglio di Gestione ad assicurare la necessaria continuità nella gestione e il prosieguo delle attività già avviate per cercare di fare uscire l’Ast dall’attuale momento di crisi finanziaria”.
Fonte: redazione palermomania.it
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