Secondo la Cgia di Mestre, in cinque anni, dal 2008 al 2013 hanno cessato l'attività 400 mila lavoratori indipendenti, con il conseguente crollo delle partite Iva. In questi cinque anni e mezzo di crisi economica la contrazione è stata del 6,7%. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni 100 lavoratori autonomi, circa 7,2 hanno cessato l'attività.
Il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi ha affermato che "a differenza dei lavoratori dipendenti quando un autonomo chiude l'attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Tranne i collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell'indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare".
La crisi secondo Bortolussi avrebbe colpito in maniera più evidente il mondo delle partite Iva rispetto a quello del lavoro dipendente.
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