Il recesso e il passaggio da un operatore di telefonia, di reti tv e di comunicazioni elettroniche a un altro si potrà fare online, ma non sarà sempre gratuito. Lo prevede un emendamento all’articolo 18 del disegno di legge sulla concorrenza a firma Gianluca Castaldi (M5S), approvato dalla commissione Industria del Senato. Tra le novità del provvedimento, promosso dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, alcune riguardano anche le assicurazioni e le Rc auto.
Sul fronte delle telecomunicazioni, come detto, è stato approvato un emendamento che rischia di far diventare oneroso il recesso da un gestore. Cambiare compagnia telefonica diventerà più semplice e veloce, visto che si potrà fare anche online, mentre oggi il cittadino è costretto a inviare una raccomandata per posta.
Secondo quanto previsto, infatti, gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno consentire a consumatori e utenti la possibilità di comunicare il recesso o il cambio di gestore anche con modalità telematiche.
È però previsto che il passaggio ad altro operatore non sarà sempre gratis: bisognerà invece sostenere delle spese commisurate anche ai costi reali sopportati dall’azienda per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio. Secondo il Codacons, però, questa previsione è «totalmente sbagliata e si rischia di danneggiare la concorrenza e disincentivare gli utenti a recedere dai contratti o passare ad altro operatore pur di non affrontare balzelli e costi di recesso».
Per quanto riguarda le assicurazioni scatta, invece, il divieto di retrocedere il cliente da una classe di merito in caso di passaggio da una compagnia a un’altra.
Non si rischierà più, dunque, di vedersi costretti a pagare un premio più alto solo perché si è nuovi clienti. L’emendamento approvato in questo caso prevede che le assicurazioni, nell’ambito della classe di merito, garantiscano le stesse condizioni di premio a tutti gli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio, a prescindere dal fatto che il cliente stia stipulando un nuovo contratto. Alle compagnie, inoltre, lo stesso emendamento vieta poi di differenziare la progressione e la attribuzione delle classi di merito interne in funzione della durata del rapporto contrattuale o in base ad altri parametri che ostacolino la mobilità tra diverse assicurazioni.
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