“Nel consiglio dei ministri di oggi ci sarà il decreto privatizzazioni: si comincia con il 40% di Poste Italiane, poi vediamo”. Questo l'annuncio del ministro dell’Economia Saccomanni ai giornalisti a margine del World economic forum di Davos. Il piano di privatizzazioni inizia, dunque, con la discussione d'intervento sulle Poste e proseguirà, come indicato a fine novembre dal presidente del consiglio Letta, con la vendita di una quota di controllo di Sace e Grandi stazioni, poi quote non di maggioranza di Enav, Stm, Fincantieri, Cdp Reti, il gasdotto Tag e un 3% di Eni. In tutto si recupereranno circa 12 miliardi.
Intanto, Saccomanni ha spiegato durante un incontro con i vertici dell'economia statunitense e giapponese, quale sia la situazione europea e ha aggiornato i partecipanti sui progressi dell’Italia. “Altri ne faremo a cominciare da domani quando si faranno passi concreti sulle privatizzazioni”, ha detto ai giornalisti. “Mi hanno chiesto anche cose sull’Europa, ho sottolineato l’importanza dell’Unione bancaria e del rilancio dell’attività economica in Europa attraverso le misure che le istituzioni europee possono prendere”.
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