Imprese, tasse, evasione, questo quello che avviene in Italia per mantenere in vita la propria azienda.
Secondo la Cgia di Mestre in Italia 93,2 miliardi di euro evasione sono imputabili alle imprese e alle partite Iva, un altro 37,3% dell'evasione è riconducibile al lavoro irregolare e, infine, un ulteriore 17,8% è ascrivibile alle attività illegali e agli affitti in nero.
Il macro settore con la maggiore propensione all'evasione è quello dei servizi professionali: attività legali e di contabilità, attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale, studi di architettura e di ingegneria, collaudi e analisi tecniche, altre attività professionali, scientifiche e tecniche e servizi veterinari, circa il 16,2%, segue il commercio all'ingrosso e al dettaglio, trasporti, alloggi e ristorazione, 12,8, e quella riferita alle costruzioni, 12,3.
L’evasione è meno diffusa, invece, nei servizi alle persone, nella produzione di beni alimentari e di consumo, nell'istruzione e nella sanità, negli altri servizi alle imprese, nella produzione di beni di investimento e nella produzione di beni intermedi, energia e rifiuti.
"Per combattere questa piaga sociale ed economica - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Cgia, Paolo Zabeo - la strada da percorrere è una sola: ridurre il peso del prelievo fiscale e rimuovere i numerosi ostacoli burocratici che condizionano, di fatto, coloro che ogni giorno fanno impresa. In altre parole: pagare meno per pagare tutti".
La zona con una percentuale più elevata di evasione è il Mezzogiorno, 7,6%, seguono il Centro, 6,5, il Nordest, 6, e il Nordovest, 5,4. A livello regionale, invece, è il Molise la regione con la quota più elevata 8,4%, seguono l'Umbria, Marche e Puglia, Campania, Abruzzo e Calabria, e Sicilia e Toscana. Diversamente, il Friuli Venezia Giulia, 5,8%, il Lazio, la Lombardia, la provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano sono i territori che presentano un rischio evasione più contenuto.
“È verosimile ipotizzare - conclude il segretario della Cgia Renato Mason - che con meno tasse da pagare, si registrerebbe una decisa emersione di base imponibile tale da consentire al nostro fisco di concentrare le attività di contrasto nei confronti dei comportamenti fiscali più insidiosi".
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