“Abbiamo avuto la garanzia per i 640 lavoratori Fiat da avviare alla pensione del loro inserimento nel secondo decreto sugli esodati, che entro 60 giorni deve essere tradotto in legge, ma restano ancora le incertezze sugli ammortizzatori per i circa 500 lavoratori dell'indotto e sul piano di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese”. Ad affermarlo sono Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo e Giovanni Scavuzzo Fim Palermo commentando l'esito del tavolo che si è tenuto oggi a Roma sul futuro del sito di Termini Imerese nel dopo Fiat. “L'inserimento dei 640 nel decreto sui 55 mila esodati – continuano – garantisce anche agli altri lavoratori ex Fiat il secondo anno di cassa integrazione ma chiaramente non ci basta, abbiamo chiesto lo stesso trattamento per i lavoratori dell'indotto, e su questo punto la Regione siciliana convocherà il Ministero allo Sviluppo Economico e del Lavoro per trovare insieme una soluzione . E' chiaro che non accetteremo ipotesi diverse da quella della loro tutela anche per il secondo anno”. Sulla reindustrializzazione di Termini, aggiungono i due Segretari “è chiaro ormai che Dr Motor non ha più il diritto di prelazione sulla fabbrica, resta comunque una delle ipotesi, anche se il Ministero ha incontrato nei giorni scorsi la casa automobilistica cinese Chery alla quale ha chiesto un impegno diretto economico e industriale nell'investimento di Termini”. E concludono “il tavolo tecnico si riunirà entro i primi quindici giorni di settembre quando avremo la certezza del testo del decreto sugli esodati diventato legge, ma è chiaro che ci aspettiamo risposte definitive sul piano quanto prima, le famiglie degli operai di Termini non possono più attendere”.
Fonte: redazione palermomania.it
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