Ventata di ottimismo in arrivo, e non è solo merito della primavera: fiducia delle imprese e dei consumatori in crescita per tutti i settori dell’economia. E il Belpaese si pone come motore della fiducia nel resto dell’Europa.
Secondo quanto comunicato dall'Istat, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane mostra un deciso miglioramento, salendo a 103 da 97,5 di febbraio. La crescita riguarda tutti i settori. La manifattura passa a 103,7 da 100,5 segnando un record da giugno 2011.
Sono in miglioramento tutti i settori. Nella manifattura migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione. Nelle costruzioni l'aumento dell'indice è a 116,0 da 108,5 e il progresso riguarda i giudizi sugli ordini e piani di costruzione, ma anche «seppur lievemente», secondo l'Istat, le attese sull'occupazione. Per i servizi di mercato la fiducia cresce a 108,1 da 100,4 e per il commercio al dettaglio a 103,0 da 101,0.
Anche l'indice composito del clima di fiducia dei consumatori, aumenta a 110,9 da 107,7 di febbraio 2015. La crescita della fiducia dei consumatori registrata dall'Istat porta l'indice al livello più alto da quasi 13 anni (maggio 2002). Migliorano i giudizi sulla situazione economica del Paese e le aspettative sulla disoccupazione con una crescita in particolare della quota di coloro che si attendono una diminuzione lieve di quest'ultima (saliti al 36,6% dal 32,6%). Sono in «lieve aumento» anche le attese future sull'economia.
Buone nuove anche da Bruxelles: l'indicatore della Commissione europea che misura il sentimento economico nella zona euro registra un significativo incremento a marzo rispetto a febbraio, confermando la tendenza positiva in atto dall'inizio dell'anno. Lo segnala oggi l'Esecutivo Ue, sottolineando che tra le grandi economie dell'eurozona, l'Italia segna il maggiore miglioramento nelle aspettative economiche. L'indicatore, che mette insieme la fiducia dei consumatori, dei commercianti e dei settori di industria, servizi, finanza e costruzioni, registra un incremento nella zona euro di 1,6 punti toccando quota 103,9 punti, ulteriormente al di sopra della media di lungo termine (dal 1990 al 2014). In Italia l'indicatore è aumentato a marzo di 2,4 punti, raggiungendo il picco di 106,1 punti. In Germania l'indicatore è cresciuto di 1,8 punti, in Spagna di 1,7 punti. In Francia invece la crescita della fiducia è stata di soli 0,4 punti, lasciando il dato complessivo al di sotto della media di lungo termine.
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