Presto gli scontrini fiscali saranno aboliti. Lo rivela la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi annunciando l’ennesima riforma fiscale, che da quarant’anni ad oggi hanno portato solo ad un accrescimento degli adempimenti, ad un aumento della burocrazia e, dunque, dei costi per le imprese e i cittadini e per lo Stato.
Le certificazioni cartacee, ha spiegato la Orlandi in un dibattito sulla lotta all'evasione svoltosi ieri alla Camera, sono “inefficaci”. Per combattere l'evasione, allora, l’Agenzia delle Entrate punta forte sulla tracciabilità dei pagamenti con un dialogo costante tra fisco e contribuenti favorito dalla sempre più capillare informatizzazione dei dati. Questo porterà ad un abbandono di misuratori e ricevute fiscali e, dunque, alla fine dei blitz della guardia di finanza.
Il nuovo rapporto tra fisco e contribuenti sarà caratterizzato da uno scambio continuo di informazioni tra le parti. L'Agenzia metterà a disposizione dei contribuenti tutti i dati in suo possesso, acquisiti direttamente o da terzi, cosa che permetterà ai contribuenti di correggersi autonomamente in caso di anomalie.
La Legge di Stabilità si sta già muovendo in questo senso con l'allargamento dei termini del ravvedimento e la presentazione della dichiarazione integrativa, che trasformerà il “cittadino in protagonista attivo della propria posizione fiscale”.
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