Dopo trent’anni trascorsi su fronti opposti, ecco all’improvviso l’accordo che stravolge il mondo dell’enterprise: IBM e Apple finalmente insieme.
Da tempo a Cupertino si cercavano soluzioni più adeguate da fornire alle aziende, ma senza trovare finora i risultati sperati. Dall’altra parte, Armonk non ha più una divisione hardware con cui disegnare, realizzare e vendere prodotti adeguati all'evoluzione del mercato e conformi ai gusti e le esigenze dei suoi clienti. Ciò che manca a Apple ha IBM e viceversa. “Da questa combinazione – si legge in una nota – nasceranno app capaci di trasformare il modo in cui aziende e dipendenti lavorano con l'iPhone e l'iPad, permettendo così alle imprese di raggiungere nuovi livelli di efficienza”. Le due società uniranno le loro forze offrendo così alle aziende il design dei dispositivi iOS con le soluzioni business di IBM. Una partnership che fa paura e che lancia l’allarme in casa Microsoft, Samsung e Blackberry.
“Nell'ambito dell'esclusivo accordo IBM MobileFirst per iOS – prosegue la nota – IBM venderà inoltre dispositivi iPhone e iPad con le soluzioni specifiche per settore ai propri clienti business nel mondo”. Armoni, dunque, metterà in campo 100mila dei suoi consulenti-venditori, che pattugliano le aziende per proporre le tecnologie IBM, che d'ora in avanti offriranno anche tablet e smartphone iOS ai clienti. Su questi gireranno le app appositamente sviluppate da IBM, che garantiscono accesso ai prodotti già consolidati su PC e server: ciò significa che IBM si impegna a produrre 100 app entro il 2015, rese disponibili tramite un apposito marketplace privato che sarà messo in piedi grazie all'accesso privilegiato che Apple concederà al suo sistema operativo. In più, IBM offrirà anche il leasing dell'hardware a chi acquista le licenze per usare il suo software.
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