Incontri importanti a partire da domani a Palazzo Chigi dove sono attesi i leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Martedì poi toccherà alla delegazione di Confindustria guidata dal presidente Giorgio Squinzi, e mercoledì alla Rete imprese Italia, con il presidente Ivan Malavasi. I sindacati insistono sulla riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati e sono d’accordo con Confindustia con la richiesta di eliminare la componente lavoro dalla base imponibile Irap. Cgil, Cisl e Uil sono favorevoli ad una diminuzione della spesa corrente con il ricorso ai costi standard, ad un riordino istituzionale per ridurre i livelli amministrativi. E, purchè venga contrattata, va bene anche la riorganizzazione della Pubblica amministrazione. Per i sindacati, inoltre, importanti sono il finanziamento della cassa integrazione in deroga, e una soluzione definitiva al problema dei cosiddetti esodati e dei precari della Pa, della scuola e della ricerca. Da parte di Confindustria la richiesta di un deciso abbattimento del carico fiscale per imprese e lavoratori. In particolare serve un taglio del cuneo fiscale per almeno 4-5 miliardi subito.
Dove trovare le risorse?
Per Confindustria si possono trovare attraverso la spending review, considerando che la Pubblica amministrazione spende oltre 800 miliardi l'anno, attraverso i risparmi si possono liberare somme da investire per la ripresa. Occorrono comunque politiche industriali, perché il Paese sta perdendo interi settori produttivi. Artigiani e commercianti di Rete imprese Italia sono preoccupati per gli aumenti dell’Iva e chiedono al Governo Letta di fare un passo indietro e di escludere dall'Imu e da future tassazioni capannoni, laboratori, negozi e alberghi, e di accelerare sui pagamenti della Pa.
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