Entro il prossimo 17 settembre gli italiani, circa 877.000 proprietari di prima casa, saranno chiamati a pagare la seconda rata dell'Imu.
Si tratta della seconda trance che dovranno versare tutti quei contribuenti che quasi due mesi fa hanno versato l'imposta municipale sull'abitazione principale decidendo di dilazionare in tre fasi il versamento dell'imposta. La prima rata è stata quindi già versata a giugno, adesso c'è l'ulteriore acconto, e infine ci sarà il saldo nel mese di dicembre.
Per i proprietari delle abitazioni ubicate nei Comuni capoluogo di provincia l'importo medio da versare all'Erario sarà pari a 131 euro. Tra i Comuni capoluogo di Regione, i differenziali di imposta più elevati si segnalano a Venezia e a Cagliari (entrambi con il +82%), Torino (+75%), subito dopo a Napoli (+ 69%), a Roma (+66%) e a Milano (+62%). Sul totale dei Comuni capoluogo di provincia solo a Macerata (-7%), Lucca (-19%), Latina (-44%) e a Belluno (-52%).
Tali sostanziali differenze sono causate, spiega il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, dal fatto che "nelle grandi aree urbane le rendite catastali degli immobili sono mediamente piu' elevate che nei piccoli centri. Tuttavia l'applicazione di questa nuova imposta e la raffica di aumenti avvenuta nei mesi scorsi avranno gravi ripercussioni sui bilanci delle famiglie".
Per il pagamento di dicembre, entro il giorno 16, il contribuente dovrà versare il saldo sulla base delle aliquote definitive come deliberate dal comune: sarà necessario cioè ricalcolare il debito IMU annuo sulla base delle aliquota decise dall’ente locale, e sottrarre gli acconti pagati a giugno e a settembre.
Fonte: redazione palermomania.it
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