Nel terzo trimestre del 2014 si è vista una crescita della pressione fiscale, un aumento del rapporto deficit/Pil salito al 3,5% e del reddito disponibile, ma i consumi sono rimasti fermi. A rivelarlo è l’Istat che ha diffuso in mattinata i dati relativi al terzo trimestre del 2014.
I timori per un futuro sempre più incerto hanno spinto gli italiani ad accumulare risorse a tal punto che nel suddetto periodo la propensione al risparmio delle famiglie è cresciuta al 10,8%, in aumento dell’1,6% rispetto al trimestre precedente (+ 0,9% rispetto al corrispondente trimestre del 2013). Rispetto ad un anno fa, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,4% mentre la spesa per consumi finali è cresciuta in misura più contenuta (+0,4%). I dati dell’Istat evidenziano che il potere di acquisto delle famiglie italiane è aumentato dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre del 2013.
Sempre nel terzo trimestre del 2014 il tasso di investimento delle famiglie, ovvero il rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo, è stato pari al 6%, in diminuzione dello 0,2 % rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
Secondo quanto rilevato dall’Istat, gli investimenti fissi lordi delle famiglie sono diminuiti dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,7% nei confronti del terzo trimestre del 2013.
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