In Italia si pagano tantissime tasse, ma ci sono città in cui se ne pagano di più rispetto alle altre. Sono Bologna, Roma e Bari. Ad affermarlo è una ricerca della Cgia di Mestre secondo cui in 5 anni i tagli ai trasferimenti in queste 3 città sono stati del 48%, anche se a Milano sono stati ancora maggiori (63%), e così Venezia (66%).
L'Ufficio studi della Cgia è giunta a questo risultato calcolando il prelievo che una famiglia tipo di tre persone dovrà subire quest'anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell'addizionale comunale Irpef.
Nel caso di un'abitazione di tipo civile A2, è il Comune di Bologna a praticare il livello di tassazione medio più elevato tra le grandi città d'Italia: per l'anno in corso, il peso economico è pari a 1.610 euro. Seguono Genova, con 1.488 euro, Bari, con 1.414 euro e Milano, con 1.379 euro.
"Il forte aumento della tassazione comunale registrato in questi ultimi anni - commenta il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - è da addebitare in particolar modo ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali. Tra il 2010 e il 2014, i sindaci di Bologna, Roma e a Bari hanno subito una sforbiciata delle risorse del 48 per cento: Milano del 63 per cento e Venezia addirittura del 66. Con questi tagli i Comuni sono stati obbligati a ridurre i servizi e ad aumentare le tasse locali, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti".
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