Il costo del denaro scende allo 0,25%. La Banca centrale europea, infatti, dopo essere intervenuta nel maggio scorso portando i tassi allo 0,5%, ha nuovamente tagliato il costo del denaro al minimo storico. Subito dopo l'annuncio della Bce le Borse europee, fino a quel momento deboli, hanno subito un rialzo che però è durato poco tempo. I listini sono infatti riscesi in rosso e Piazza Affari, dopo un rialzo intorno all'1%, è crollata scendendo a -2%. Il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, stima che i tassi resteranno bassi per un periodo prolungato. “La Bce - dice Draghi - è pronta a considerare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere l'Eurozona e varerà Ltro (operazioni di rifinanziamento) a tre mesi fino al secondo trimestre 2015”. Positivo il commento del premier Enrico Letta: “È una grande notizia, una dimostrazione che la Bce ha a cuore la crescita e la competitività in Europa. Una scelta importante e positiva, che ci incoraggia e consentirà di continuare sulla strada della crescita. Il taglio dei tassi da parte della Bce consentirà il riequilibrio del rapporto euro-dollaro, mirato a contrastate il rafforzamento abnorme dell'euro e anche uno stimolo ad andare avanti, puntando all'uscita dalla crisi passo dopo passo come stiamo facendo con la legge di stabilità”.
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