I laboratori di analisi sono pronti ad interrompere la tregua e a riprendere la protesta a partire da giovedì se non riceveranno risposte dal governo regionale in merito al taglio dei rimborsi. Circa 400 strutture sparse su tutta l’Isola chiuderanno i battenti a oltranza: la decisione è stata presa venerdì nel corso di un’assemblea organizzata da Federbiologi e Laisan, due delle sigle che conterebbero circa 400 strutture iscritte.
Tutto è partito nei giorni scorsi dpo la pubblicazione del nuovo tariffario regionale sui rimborsi che la Regione eroga ai laboratori convenzionati sulle base delle analisi effettuate ai pazienti.
Secondo quanto stabilito dal decreto dell’assessore Lucia Borsellino in sostanza alle 650 strutture dell’Isola viene chiesto di rimborsare la differenza percepita negli ultimi cinque anni, che in totale ammonterebbe a circa 150 milioni di euro perché fino ad oggi era in vigore un vecchio decreto con tariffe più vantaggiose, mentre un altro decreto, penalizzante per i laboratori, era congelato da una serie di ricorsi.
"Si è notificato all’assessore un atto stragiudiziale – spiegano i sindacati in una nota – e si è in attesa che l’Avvocatura si pronunci sulla validità o meno del decreto Borsellino, che se applicato porterà alla scomparsa sul territorio di 500 strutture".
La Borsellino però risponde: "Avevamo già programmato un ulteriore incontro con loro per martedì prossimo. È stato comunicato loro, peraltro, su presentazione di un atto stragiudiziale da parte della categoria, che avremmo chiesto parere all'Avvocatura dello stato e che, allo stato, era stata sospesa di fatto ogni azione da parte delle Asp sul decreto".
Fonte: redazione palermomania.it
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