I sindacati non hanno cambiato il loro parere negativo sulla legge di Stabilità ed hanno dunque confermato lo sciopero generale di 4 ore a livello territoriale. Nonostante le considerazioni di Camusso, Bonanni e Angeletti siano molto negative, non tutti si sono dimostrati intransigenti verso un dietrofront che comporterebbe l’annullamento dello sciopero. "Se Letta ci convoca, apre una discussione vera e rimette mano alle scelte fatte noi smontiamo lo sciopero". Così ha detto, infatti, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Bisogna che Letta risolva il problema - prosegue Bonanni - non è possibile che i banchieri hanno preso un sacco di soldi senza nessun vincolo sulla destinazione del credito alle famiglie e alle imprese, mentre i lavoratori hanno preso solo 1,3 miliardi". Bonanni chiede risorse in particolare da destinare al cuneo fiscale e alle pensioni "in modo da riattivare i consumi". La pensa così anche il leader della Uil Angeletti: "Chiediamo che venga modificata profondamente perché dovrebbe essere uno strumento per aumentare i posti di lavoro e la crescita. Oggi l'unica leva è la riduzione delle tasse sul lavoro, è l'unica cosa che può avere un effetto in modo veloce. Se il parlamento raccoglierà quel che abbiamo chiesto è ovvio che saremo soddisfatti". E conclude: “È possibile revocare lo sciopero. Basta la buona volontà”. Ma l’apertura dei due ha incontrato il muro della leader di Cgil, Susanna Camusso che ha ribadito: "Lo sciopero è una forma di pressione, non ci fermiamo. Non mi pare ci siano segni che possono determinare cambiamento di direzione" nella legge di Stabilità. Serve quindi un "strumento di pressione" come lo sciopero. Prosegue la leader della Cgil: "Chiediamo al parlamento di dare un segno di equità alla legge che oggi non ha”. Intanto le principali sigle sindacali della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals-Confsal) hanno approvato un documento, nel corso di un'assemblea che si è tenuta a Roma, che indice una manifestazione nella Capitale il 30 novembre per chiedere delle modifiche alla legge di Stabilità per quanto riguarda il settore scuola.
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