Il premier Enrico Letta lo ha ribadito: “Sull'Imu il governo manterrà gli impegni presi: la seconda rata non sarà pagata". E annuncia che il prossimo martedì, 26 novembre, saranno approvati entrambi i provvedimenti sulla tassa sulla casa e sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia. Letta annuncia, inoltre, che il primo passo del governo verso la riduzione del debito avverrà con la dismissione parziale di otto società pubbliche. Una mossa che vale fra i 10 e 12 miliardi di euro fra le quali spicca la cessione del 3% dell’Eni (che da sola porterà 2 miliardi) il cui controllo, chiarisce il premier Enrico Letta, rimarrà comunque nelle mani dello Stato.
E sulla revisione della spesa pubblica, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "La prima finalità delle risorse che arriveranno dalla spending review è un'ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro". "Il primo taglio dovrà essere alla spesa pubblica per il funzionamento della macchina, con i conti dei ministeri, della politica, di ciò che è stato ridondante".
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