La Commissione europea non aprirà nessuna procedura d’infrazione contro l’Italia. A sostenerlo è il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, che osserva come la decisione sia una «valutazione politica che poggia sull'impegno di portare avanti le riforme».
«Se l'Italia non rispetterà il calendario delle riforme - ha avvertito Moscovici - questo sarà considerato un fattore peggiorativo. Se avessimo chiesto la esatta applicazione dei trattati avremmo dovuto chiedere all'Italia un impegno di due punti all'anno, e avremmo deciso da Bruxelles che l'economia italiana sarebbe rimasta in recessione totale».
La notizia è stata rilanciata anche dal premier Renzi che su Facebook aveva commentato: «Stamani l'Eurogruppo ha dato il via libera alla nostra legge di Stabilità, la legge che ha tagliato 18 miliardi di tasse, 80 euro e Irap. Sono stati così smentiti tutti coloro che nei mesi scorsi avevano pronosticato la bocciatura».
«L’Europa - prosegue il presidente del Consiglio - ci ha dato il via libera, perché ha visto i nostri conti e le nostre riforme e poi perché, in questo anno, un periodo in cui abbiamo fatto un lavoro straordinario, l'Europa è cambiata. Le parole d'ordine che prima erano stabilità e austerità sono diventate crescita, riforme e investimenti. C’è ancora molto da fare, lo sappiamo. E lo faremo. Ma intanto qualcosa si muove. E nell'Italia che era immobile da anni già questa è una notizia. Forza, che è davvero la volta buona».
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