L’economia italiana è in crescita. A certificarlo è la Commissione europea che ha aggiornato le stime sul Pil italiano prevedendo una crescita di +0,6% nel 2015 e di +1,4% nel 2016 .
«Sostenuta da fattori esterni positivi, l'economia italiana torna a crescere nel 2015 e la ripresa si rafforzerà nel 2016», spiega Bruxelles in una nota. Riviste anche le stime sul debito, al rialzo nel 2015 (133,1% sul 133%) e in deciso calo nel 2016 (130,6% invece di 131,9%).
Migliorano anche gli indicatori della fiducia che, secondo la Commissione, «sono stabilmente migliorati nei mesi recenti e la fluttuazione di quelli fondamentali suggerisce che la ripresa dovrebbe essere graduale».
A contribuire alla ripresa, per Bruxelles, è soprattutto l'export «aiutato dal deprezzamento dell’euro».
Anche per il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, «una vera ripresa ciclica è ormai in corso», ma, sottolinea, «la rimessa in moto è stata lunga e fastidiosa».
In particolare, per l'Italia «la sfida maggiore è l'elevato debito con la crescita che resta debole perciò bisogna articolare una politica di bilancio prudente con un'agenda di riforme che resta ambiziosa».
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