"L'aggiustamento dei conti, necessario per evitare uno scenario ben più grave, avrà inevitabilmente effetti restrittivi sull'economia". Lo ha detto il vicedirettore generale di Bankitalia, Ignazio Visco, in audizione in commissione Bilancio del Senato, dove si lavora alla Manovra. Per questo, spiega Visco, qualsiasi politica economica deve rilanciare anche la crescita, pena la "stagnazione".
Per Bankitalia, visto anche il rallentamento del commercio mondiale, si rischia "una fase di stagnazione che rallenterebbe anche la flessione del peso del debito sul pil". "Proprio per questo motivo - ha spiegato Visco - il riequilibrio dei conti deve associarsi a una politica economica volta al rilancio delle prospettive di crescita della nostra economia".
"Eventuali cambiamenti nella struttura della manovra dovrebbero andare nella direzione di ridurre il peso degli aumenti delle entrate, accrescere il ruolo delle misure strutturali, minimizzare gli effetti negativi sul prodotto, contenere l'incertezza circa l'attuazione di alcune misure quali la delega fiscale e assistenziale e le modalità con cui verrà esercitata la relativa clausola di salvaguardia", ha aggiunto il vicedirettore di Bankitalia.
Non ridurre l'entità della Manovra
Poi un nuovo invito a non abbassare la guardia sull'aggiustamento dei conti e sulle misure economiche per affrontare la crisi. "L'entità della manovra non può essere ridotta, anche alla luce della sfavorevole evoluzione del quadro macroeconomico internazionale", ha detto Visco nel corso dell'audizione sulla manovra in Commissione Bilancio del Senato. "L'attuazione delle misure correttive - ha aggiunto - andra' attentamente monitorata".
"Pil 2011 sotto l'1%, più debole nel 2012"
Infine qualche dato sulle aspettative di crescita dell'Italia e sulle contromosse da adottare. "La crescita del pil quest'anno potrebbe essere inferiore al punto percentuale e ancora più debole nel 2012", ha precisato il vicedirettore generale di Bankitalia. "Cio' - ha aggiunto si rifletterebbe inevitabilmente sui conti pubblici, rendendo piu' difficile il pareggio del bilancio e rallentando la flessione del peso del debito pubblico".
Pressione fiscale record nel 2014
Poi una stoccata sul Fisco. "Alla luce della manovra la pressione fiscale salirebbe nei prossimi anni a livelli record", ha annunciato Ignazio Visco. "La pressione fiscale salirebbe soprattutto nel 2012 e nel 2013 (rispettivamente di 1,1 e 0,7 punti); nel 2014 si attesterebbe al massimo storico del 44,5%", ha spiegato. "Il livello sarebbe ancora maggiore se gli enti decentrati compensassero, anche solo in parte, la riduzione dei trasferimenti statali con un aumento dell'imposizione a livello locale - ha aggiunto -. Di contro, l'impatto sul prelievo verrebbe mitigato qualora, come indicato dal governo, almeno una parte dell'aggiustamento connesso con l'esercizio della delega fosse realizzato sul lato della spesa".
La contrattazione non sostituisca le leggi
"L'articolo 8 della manovra economica di ferragosto persegue finalità condivisibili di rafforzare la contrattazione aziendale e territoriale, ma la contrattazione non può tuttavia sostituirsi a una adeguata disciplina normativa", ha poi aggiunto il vicedirettore di Bankitalia, invocando una riforma complessiva "dei meccanismi di regolamentazione dei rapporti di lavoro". "Bisogna riequilibrare la convenienza relativa nell'utilizzo di contratti a termine e contratti a tempo indeterminato e degli ammortizzatori sociali", ha spiegato.
"Bund-btp, spread ancora troppo elevato"
Il valore degli spread tra Btp e Bund tedeschi è ''ancora molto elevato, anzi direi troppo elevato''. ha infine detto Visco, nel corso dell'audizione sulla manovra in Senato.
Fonte: tgcom
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