Il termine per presentare gli emendamenti è fissato a mezzogiorno di oggi. In commissione bilancio al Senato sia dal Pd che dal Pdl arriveranno corca 600 emendamenti per un totale di 1.200. Tantissime la proposte di modifica presentate. Entro il 15 novembre, poi, la commissione bilancio dovrebbe concludere l'esame del provvedimento. Ed infine il 18 novembre dovrebbe iniziare la discussione in Aula. Mentre il Pd mette a punto un pacchetto di proposte che riguarda lavoro e le fasce deboli e quindi pensionati, lavoratori esodati e i 62enni destinatari degli ammortizzatori sociali, il Pdl punta alla vendita degli stabilimenti balneari, al prolungamento delle concessioni sulle spiagge e a una sorta di sanatoria per le cartelle esattoriali per trovare risorse da destinare all'abbattimento del cuneo fiscale. Dalla sola cessione delle aree demaniali si attendono almeno 4-5 miliardi, spiega il relatore in Commissione Bilancio Antonio D’Alì, mentre per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali “l’analogo provvedimento adottato nel 2002 su una quota del 25% ha portato a un gettito del 400 milioni”.
Per il Pd l’obiettivo non facile da centrare è di arrivare fino ad un miliardo di risorse in più: si stima una cifra tra 500 milioni e un miliardo. Sempre dal Pd la proposta di reintrodurre l’indicizzazione delle pensioni per i trattamenti dai 2.000 ai 3.000 euro con "un meccanismo più incisivo del contributo di solidarietà del 5% che parta da chi riceve 90mila euro annui", e non da 150mila euro come prevede il testo attuale. Permettere ai lavoratori licenziati over 62 di accedere alla pensione calcolata sui contributi versati, è un altro degli emendamenti che il Pd presenterà al Senato. Resta da risolvere ancora il problema legato al cuneo fiscale. I due relatori, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Pdl), ipotizzano di limitare il bonus Irpef, che il governo aveva previsto per redditi fino a 55mila euro lordi, a chi guadagna tra i 25 e i 28mila euro.
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