Il governo annuncia delle novità sulla questione dei “minimi Iva” e degli sfratti con un emendamento al decreto legge Milleproroghe, all'esame alla Camera nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali. Ad annunciarlo sono stati, in una conferenza stampa a Montecitorio, i relatori Maino Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi).
La modifica dovrebbe prevedere la proroga per un anno del precedente regime fiscale agevolativo o la possibilità di scelta tra il vecchio sistema e quello introdotto con la legge di stabilità 2015.
Sulla questione dei minimi Iva, in questi mesi, si sono sollevate le proteste fortissime dei professionisti, soprattutto giovani. Il nuovo quadro, infatti, sarebbe particolarmente penalizzante rispetto al passato: per gli esercenti attività di impresa, arti e professioni in forma individuale, la Stabilità prevede un regime forfettario di determinazione del reddito da assoggettare ad un'unica imposta sostituiva di quelle dovute, con l'aliquota del 15%. Fino ai 'vecchi minimi', il 5% era garantito per cinque anni a patto di essere under 35 anni. Per di più, se prima i freelance potevano garantirsi l'accesso al regime agevolato con un fatturato fino a 30mila euro, con le nuove norme si sono visti abbassare il tetto a 15mila euro. Per i commercianti, invece, il tetto è salito da 30 a 40mila euro.
Per quanto riguarda gli sfratti, invece, pare che l’intenzione sia quella di una proroga di tre mesi. Quest'anno, infatti, il testo originale non ha contemplato l’allungamento dei tempi per gli inquilini che si ritrovano con il contratto di affitto scaduto. Un diritto che, fino allo scorso anno, veniva riconosciuto alle famiglie con determinati limiti di reddito e in difficoltà per avere a carico persone malate o più figli piccoli.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti