Negli anni della crisi le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta sono quasi raddoppiate. A lanciare l'allarme è la Confcommercio, che in un'indagine evidenzia come dal 2007 al 2014 l'incremento sia stato del 78,5%, con una incidenza sul totale passata dal 3,5% pre-recessione al 5,7%. Le persone in povertà assoluta hanno superato i 4 milioni nel 2014, +130% rispetto al 2007, arrivando a sfiorare il 7% della popolazione.
Dati da terzo mondo se a ciò si aggiunge che, nello stesso periodo, gli italiani hanno drasticamente ridotto i consumi per 80 miliardi di euro, -3.300 euro a famiglia.
«I dati di Confcommercio trovano pieno riscontro nel violento calo dei consumi registrato in Italia nel periodo della crisi - spiega il Presidente Carlo Rienzi -. L’allarme povertà, tuttavia, persiste. L’Italia è nettamente spaccata in due, con le regioni del Mezzogiorno che registrano dati da terzo mondo e un numero di cittadini poveri quasi doppio rispetto al resto del paese. Per questo chiediamo al Governo di varare un decreto anti-povertà contenente misure ad hoc per contrastare il fenomeno e sostenere i nuclei in difficoltà».
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