Il nuovo Isee (indicatore della situazione economica), approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, si muove nella direzione di monitorare maggiormente le autocertificazioni e i controlli incrociati. È basato sul calcolo della capacità reddituale di ogni famiglia puntando l’attenzione maggiormente sulla casa e sul patrimonio. Tuttavia il valore degli immobile sarà quello che è stato rivalutato ai fini Imu. Si cerca di contrastare l’evasione fiscale e le false dichiarazioni, anche per questo per alcune prestazioni non sarà più possibile l’autocertificazione.
Il nuovo Isee dovrà essere compilato, tenendo conto delle varie forme di reddito, comprese quelle esenti fiscalmente. Il decreto ministeriale è stato approvato il tre dicembre, così da impedire di dichiarare un patrimonio inferiore al proprio. Questo è stato riscontrato per esempio con studenti universitari che con il cambio di residenza, magari presso i nonni, risultano non benestanti. È il caso anche delle pensioni agli invalidi di guerra o delle forze armate, degli assegni di accompagnamento e di quelli di maternità. Non tutto sarà però calcolato al 100%. I redditi da lavoro dipendente sono detratti di una quota del 20%, fino ad un massimo di 3.000 euro. E così le pensioni, i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (fino ad un massimo di 1.000 euro). Fuori dall’Isee, invece, gli assegni di mantenimento al coniuge o ai figli in seguito a separazione o divorzio. Nel caso di disabili o non autosufficienti si potranno detrarre da 4.000 a 9.500 euro (in base al grado di disabilità e all’età), oltre alle spese per badanti e rette per istituti di ricovero.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti