Novità da stamattina per i contribuenti. Oggi, 22 aprile, scatta il nuovo spesometro, lo strumento che dovrebbe consentire al fisco una più efficace lotta contro gli evasori. Scatta, infatti, l’obbligo per chi liquida l’Iva con cadenza trimestrale di comunicare gli acquisti superiori ai 3.600 euro fatti nel 2013 mentre, il 30 aprile, l’obbligo sarà esteso agli operatori finanziari attraverso i quali passano i pagamenti effettuati con carta di credito e bancomat.
Si tratta di una versione, riveduta e corretta, dello spesometro che nel 2010 riguardava le spese da 25 mila euro in su. Abbassando la soglia a 3.600 euro l’obiettivo è ottenere una fotografia dei contribuenti italiani più fedele e reale, considerando che in questa soglia rientrano beni come auto gioielli, iscrizioni annuali a palestre, mobili e viaggi.
Attraverso il monitoraggio di queste spese il fisco italiano potrà comparare il tenore di vita dei contribuenti con quello che dichiarano e, se non ci saranno incongruenze, tutto filerà liscio, ma se un contribuente con reddito da 1.000 euro al mese comprerà una macchina di lusso, allora scatteranno gli accertamenti.
I commercianti dovranno comunicare tutte le vendite emesse con fattura ma, nel caso dei commercianti al dettaglio, lo spesometro scatterà solo se le operazioni per le quali non c’è l’obbligo di fattura (ma documentate da scontrino o ricevuta fiscale) hanno un importo pari o superiore ai fatidici 3.600 euro.
Saranno esonerate dallo spesometro le cessioni all’esportazione effettuate dalle imprese, le importazioni e gli acquisti intracomunitari che sono già soggetti ad altre rilevazioni da parte dell’anagrafe tributaria. Sotto questo aspetto lo spesometro servirà anche a fare un identikit delle aziende.
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