Pensioni al ribasso per gli anziani del Belpaese, secondo l’Istat, circa quattro pensionati su dieci (41%) andranno sotto i mille euro al mese.
Classifiche non incoraggianti per i nuovi pensionati, il cui assegno scende fino a 3 mila euro rispetto a chi era già in pensione nel 2012. E sempre dai dati Istat emerge che chi è andato in pensione nel 2013 ha un reddito medio di 13.152 euro, inferiore a quello dei cessati (15.303) e a quello dei sopravviventi (16.761), quelli cioè già in pensione anche nel 2012.
Ma qual è il quadro dei pensionati d’Italia? Il 47,8% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,8% nel Mezzogiorno. I nuovi pensionati (le persone che hanno iniziato a percepire una pensione nel 2013) sono 559.634, mentre ammontano a 760.157 le persone che nel 2013 hanno smesso di esserne percettori (i cessati). Il reddito medio dei nuovi pensionati (13.152 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.303) e a quello dei pensionati sopravviventi (16.761), coloro cioè che anche nel 2012 percepivano almeno una pensione. Circa un quarto (24,9%) dei pensionati ha meno di 65 anni, la metà (il 51,0%) un’età compresa tra 65 e 79 anni e il restante quarto (24,1%) ha 80 e più.
I due terzi dei pensionati (67,1%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,1%) ne percepisce due, mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.
Insomma, più pensionati e più giovani, ma sempre meno assegni in tasca. Il rapporto inverso non promette nulla di buono.
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