Dal 1° gennaio 2014 nuove regole per il pensionamento dei professionisti del mondo dello spettacolo (ballerini, attori e cantanti), dei lavoratori marittimi e per gli sportivi iscritti al fondo professionale. I requisiti per il pensionamento riguarda l'adeguamento alla riforma Fornero per quei lavoratori finora esclusi, iscritti alle gestioni Inps, ex inpdap ed ex Enpals, e riguarda anche gli spedizionieri doganali il personale viaggiante del trasporto pubblico e i lavoratori poligrafici di aziende editoriali in crisi.
Mentre non varrà per i comparti Sicurezza, Difesa e Vigili del Fuoco, per i quali è prevalsa la raccomandazione espressa dal Parlamento nei pareri al Dpr del giugno scorso, di tener conto della specificità di queste professioni.
Per i lavoratori del mare il diritto alla pensione di vecchiaia arriva con 5 anni di anticipo rispetto ai requisiti anagrafici generali, mentre per l'anzianità speciale, riconosciuta a chi abbia almeno 10 anni di "effettiva navigazione" o "servizio di macchina", o di "stazione radiotelegrafica". Si passerà dagli attuali 56 anni (con 20 anni di contributi) ai 57 anni (dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017). Dal 2018, inoltre, per vedere riconosciuta l'anzianità speciale occorrerà aver aver compiuto i 58 anni.
Per i ballerini l'età di pensionamento di vecchiaia salirà di un anno, da 45 a 46, mentre per gli attori è previsto un aumento da 63 a 64 anni, sempre a partire dal 1° gennaio 2014. Per le attrici l'adeguamento sarà più graduale: un anno ogni due, per arrivare all'allineamento definitvo ai requisiti previsti per gli attori a partire dal 2022.
Differenza di criterio uomo-donna anche per i cantanti: gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a partire dal 61° anno di età, per le donne è prevista una scalettatura da 57 a 61 anni da portare a regime entro il 2022. Terminerà al 2022 anche l'allineamento graduale degli atleti e delle atlete iscritti al fondo sportivi professionisti. Mantre gli uomini potranno andare subito in pensione a 53 anni, per le donne il passaggio sarà da 49 a 53 nell'arco dei prossimi 9 anni. Mentre per i poligrafici dal 1° gennaio 2014 passerà da 32 a 35 anni il requisito contributivo pensionamento anticipato di chi opera in aziende in stato di crisi.
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