La riforma Fornero rimane così com'è. Nella nuova legge di Stabilità non c'è spazio per le pensioni. La flessibilità in uscita per i lavoratori, dunque, può attendere, perché troppo costosa e perché il governo ha in cantiere altri interventi ritenuti prioritari.
La decisione di puntare sull'abolizione di Imu e Tasi, così come altri interventi per il rilancio delle imprese, ha posto in secondo piano il tema delle pensioni, tanto sentito, invece, dai sindacati.
Sembrava ormai certa una nuova riforma delle pensioni entro fine anno, con il dibattito tutto concentrato sul meccanismo da adottare per favorire nuove forme di flessibilità in uscita (pensione anticipata). Tra le ipotesi più discusse tutte puntavano all’auto-finanziamento, poiché prevedere un costo, per le casse pubbliche, significa trovare le coperture. E, al momento, queste non ci sono.
A mettere la parola fine a una tale possibilità è stato lo stesso premier Matteo Renzi, intervistato a “Porta a Porta”: «Si annuncia una cosa sulle pensioni solo quando si è sicuri di farla, bisogna trovare un meccanismo per cui chi vuole smettere di lavorare un po’ prima rinunciando a un pezzo di pensione possa farlo. Fino a quando non avremo le idee chiare è inutile parlarne».
Parole che hanno provocato l’immediata reazione dei sindacati che continuano a chiedere una riforma del sistema pensionistico entro fine anno.
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti