Novità in merito alle pensioni nel 2014. Ritorna infatti la rivalutazione rispetto all'inflazione per le pensioni anche superiori a tre volte il minimo. L'aggiornamento deriva dalla Legge di Stabilità ed è stato precisato dall'Inps in una circolare.
Per le pensioni fino a tre volte il minimo, cioè fino ad un importo mensile di 1.486,29 euro, la quota di rivalutazione è pari all'inflazione stimata per il 2014, cioè all'1,2%. L'Inps individua anche una fascia di garanzia per salvaguardare i pensionati dalla "beffa" di vedersi negare il diritto a una rivalutazione favorevole qualora il loro assegno previdenziale fosse di importo superiore rispetto al massimo dello scaglione individuato.
Nella circolare dell'Inps si precisano inoltre le successive quote di rivalutazione. Per i trattamenti tra tre e quattro volte il trattamento minimo (fino a 1.981,72 euro) si applica una perequazione pari al 90% dell'inflazione, cioè dell'1,08% (21,4 euro al massimo).
Lo scaglione successivo (fino 2.477,15) prevede una rivalutazione dello 0,9% (22,3 euro al massimo), quello tra cinque e sei volte il minimo (2.972,58) dello 0,6%. In questo caso la rivalutazione è quindi di 17,8 euro, cioè grossomodo dello stesso valore garantito alla prima fascia. Per gli assegni oltre le sei volte il trattamento minimo, infine, l'aumento fisso è determinato in 17,8 euro.
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