La piadina romagnola ottiene il suo riconoscimento nel mondo. Dopo numerose lotte, la Commissione europea ha riconosciuto al prodotto alimentare tipico della Romagna la certificazione Igp (Indicazione geocrafica protetta, ndr).
“Negli ultimi anni abbiamo rilevato un forte incremento della registrazione del marchio - conferma il direttore del Consorzio di tutela, Paolo Migani - e adesso il nostro primo obiettivo è quello di salvaguardare e promuovere un prodotto che vanta una spessa tradizione con una campagna di informazione, sia in Italia sia all’estero”.
Il Consorzio, costituito da 23 aziende, realizza un fatturato annuo di 27 milioni euro e sarà presente all’Expo 2015 con la Regione Emilia Romagna, promuovendo il prodotto tipico che prevede una distribuzione del 76% in tutta l’Italia, soprattutto al Nord.
“Sono queste alcune iniziative che ci vedranno presentare e promuovere la piadina romagnola in Italia e nel mondo - spiega il presidente del Consorzio, Elio Simoni - la certificazione Igp ci ha dato una marcia in più in tutti i sensi: prima, quando andavamo all’estero, a garanzia del prodotto ci chiedevano questa certificazione, e il non averla ci rendeva ‘deboli’ sui mercati”.
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