Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto al periodo gennaio-febbraio 2014. Ad annunciarlo è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Il ministro ha riferito che a gennaio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 32,5% in più rispetto a gennaio 2014: per i giovani 15-29enni la variazione tendenziale è pari a 43,1%.
A febbraio scorso, invece, l’aumento percentuale è stato del 38,5% e per i giovani è arrivato al 41,4%.
Illustrando i dati nel corso di una conferenza stampa su “Garanzia giovani” alla Regione Lazio, alla presenza del commissario europeo per l’occupazione, Marianne Thyssen, e al governatore Nicola Zingaretti, Poletti ha spiegato che non si può sapere al momento se i contratti a tempo indeterminato sono aggiuntivi o se si tratta di trasformazioni di contratti a tempo determinato.
«In ogni caso - ha fatto notare - l'orientamento a stabilizzare i rapporti di lavoro è un dato assolutamente positivo».
I dati, si legge in un report del ministero del Lavoro, sono da leggere anche «in relazione ai forti incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato (decontribuzione triennale più sgravio permanente dell'Irap per i datori di lavoro, ndr) introdotti con la legge di stabilità 2015».
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