Amanti del caffè, e soprattutto consumatori abituali di caffè al bar, dal 1° dicembre è arrivata una novità non molto piacevole: anche l’espresso ha subito un rincaro. Il prezzo varia da città a città, come sempre sul costo della tazzina di caffè l’Italia si divide. Lo fa sapere la Federazione dei pubblici servizi. Dagli 80 centesimi di Bari e Napoli all'euro e 10 di Torino e Bologna, ai 90 centesimi di Roma e Firenze. Tuttavia non si tratta di un vero e proprio boom di rincari, anche perché spesso i prezzi restano bloccati per la spietata concorrenza dei distributori automatici.
Rincari anche a Palermo e Genova. Nel capoluogo siciliano, dopo anni di tregua, arriva l’aumento: 10 centesimi in più per un caffè, che al bar è passato dagli attuali 90 centesimi a 1 euro. Ma a Genova una tazzina di caffè al banco costa adesso 1,20 euro.
Il prezzo medio di una tazzina al bancone oscilla da 77 centesimi di Bari a 1,04 di Torino. Per un espresso, superano quota un euro anche Bologna (1,03), dove nei bar del centro il prezzo può arrivare, in alcuni casi, a 1,30 euro, addirittura 10 centesimi oltre la nuova soglia di Genova. A 1 euro si assesta, invece, la media di Firenze.
Mentre se vogliano gustare un caffè più conveniente è a Catania che dobbiamo andare dove costa in media 0.80 centesimi. Oppure a Roma dove il prezzo varia tra gli 80 e i 90 centesimi in centro e nelle zone semicentrali, ma può scendere a 70 in periferia, e Cagliari, 0,85 centesimi. Prezzi in linea con quelli di Napoli (0,84), dove si va di norma dagli 80 ai 90 centesimi. A Milano, invece, una tazzina di caffè costa, a seconda degli esercizi, da 90 centesimi ad 1 euro.
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