Ryanair ha annunciato il taglio di circa 50 voli al giorno per sei settimane fino alla fine di ottobre per "migliorare la sua puntualità".
La compagnia low-cost irlandese ha dichiarato che il suo tasso di puntualità era arrivato "al di sotto dell'80 per cento nelle prime due settimane di settembre" dovuto al combinarsi di scioperi, condizioni meteo sfavorevoli e agli obblighi di congedo per piloti ed equipaggio. Il livello di puntualità a cui si è scesi "è inaccettabile per Ryanair e i suoi passeggeri", recita una nota. Secondo la società la riduzione programmata equivale a "meno del 2 per cento dei voli totali, quasi 2.500 Al giorno".
"Ci scusiamo con sincerità con i pochi utenti che saranno coinvolti dalle cancellazioni - ha affermato Robin Kiely, capo della comunicazione - faremo del nostro meglio per trovare voli alternativi a tutti o risarcirli".
Ne è un clamoroso esempio il ritardo accumulato dal volo Palermo-Bologna dell’11 settembre. “Il volo Ryanair Palermo-Bologna dello scorso 11 settembre, con partenza alle 22 da Punta Raisi, ha accumulato ben sei ore e mezzo di ritardo. Un vero e proprio calvario”. Così l’Unione dei Consumatori rende noto l'episodio avvenuto lo scorso lunedì e lancia un appello nei confronti dei passeggeri a contattare l’associazione.
“Dopo un primo avviso che il volo avrebbe avuto un ritardo di un’ora – racconta Manlio Arnone presidente dell’Unione dei Consumatori – solo alle 00.20 i passeggeri hanno iniziato l’imbarco, ma una volta a bordo gli è stato comunicato che a causa della chiusura dell’aeroporto di Bologna, stabilita per le 01.30, l’aereo atterrerà a Pisa e con un autobus i passeggeri saranno trasportati a destinazione, fino a Bologna. Ma le sorprese non finiscono, durante il volo, il comandante comunica che la destinazione finale sarà l’aeroporto Orio al Serio di Bergamo, dove appunto l’aereo è atterrato intorno alle 3, l’odissea per i passeggeri finirà solo alle 6 del mattino, quanto finalmente in pullman raggiungeranno la metà prefissata: Bologna".
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