A una settimana dall’inizio dei saldi, Confesercenti Sicilia tira le prime somme sull’andamento degli incassi. Un quadro in chiaro-scuro che conferma i timori e le speranze registrate nel “sondaggio in tempo reale” effettuato 48 ore prima del via agli sconti.
“Le interviste – dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia - evidenziano differenti valutazioni dovute all'incidenza che, in alcune realtà, ha determinato il Black Friday. In ogni caso, permane tra i consumatori una scarsa propensione all’acquisto, nonostante la convenienza dei saldi. Il clima – aggiunge - non risente ancora degli effetti della ripresa economica che viene avvertita come debole”.
Circa 200 gli intervistati in tutte le province dell’Isola. Il target è quello dei negozi di vicinato e non comprende i centri commerciali.
Andamento delle vendite: complessivamente in Sicilia vengono confermate le aspettative sull’andamento delle vendite considerate perlomeno “uguali” se non “migliori” rispetto al 2017 dal 63,83% dei commercianti che hanno risposto al sondaggio (tra il 4-5 gennaio si era pronunciato così il 65,10% degli intervistati).
Positivo l’andamento delle vendite ad Agrigento (80,00%), Enna (62,50%) e Ragusa (50%).
Un vero flop, invece, a Palermo con 80,00% degli intervistati che ritiene negativo l’andamento delle vendite rispetto a quello per i saldi 2017.
Stessa percezione a Messina e Trapani (è così per il 50% degli intervistati) e a Siracusa (per il 42,85%). Risposte che a Palermo, Messina, Trapani e Ragusa confermano il timore già espresso nello scorso sondaggio, è cioè che il Black Friday potesse drenare risorse agli acquisti nelle vendite natalizie e, poi, durante i saldi.
“Gli indicatori economici segnano una lenta ripresa ma i consumi continuano a contrarsi e i dati sui saldi a Palermo confermano questa tendenza - afferma il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi - Serve un nuovo patto fiscale che consenta alle imprese di tutelare l'occupazione e liberare risorse per gli investimenti. A Palermo riteniamo fondamentale la modifica del regolamento sulle medie strutture per favorire l'arrivo dei grandi marchi nelle zone centrali, che in questo modo influirebbero positivamente anche sulle piccole attività”.
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